[DISCALAIMER: Attenzione! Racconto di genere erotico!]
Tag: dolore
144.200 Ossa
Settecento incredule bocche
baciano il fondo del mare.
Nettuno colpevole le culli e carezzi
come figli voluti, da amare.
Centomila nomadi ossa
di esistere il tempo non cessa
e sabbia e cemento daranno rifugio
a chi parte ed arriva esiliato.
Settecento ultimi fiati
aspettano la tempesta si plachi.
e quando i colori saran tutti uguali
Rinasceranno
torneranno ad essere Umani.
[Dedicato ai circa 700 migranti vittime del naufragio nel Canale di Sicilia del 18/04/2015 e a tutte le vittime di questi viaggi della speranza]
DI CHTULUSIM
Il peso
Hanna camminava tra la folla del centro e si sentiva tremendamente sola. Le luci delle vetrine nell’aria frizzantina dell’autunno appena arrivato creavano un’atmosfera festante, a cui lei assisteva lontana. Come a qualcosa non vero. Non riusciva a provare niente: guardava senza vedere, sentiva senza ascoltare. Si sentiva come bloccata sotto una campana di vetro. Era sola. Tremendamente sola insieme al suo peso. Continua a leggere “Il peso”
Canzone Noir
La notte ha smesso di urlare
Fugge una luna di fumo
Lentamente mi consumo
In questo buio non so nuotare
Rit.:
Colpiscimi notte
Rubami la vita
Ormai è finita
Sono solo ossa rotte
Tra gli inferi dei bar [1] tu muori
Non sono in cielo le stelle
Cadono dagli occhi sulla pelle
Bruciano dentro come liquori
Rit.
Tagliami la gola: è tutto ciò che ho [2]
Sono rimasto solo tra le ombre
In queste strade come tombe
Domani non mi sveglierò
Rit.
E il sole ora arresta la notte
La terrà al fresco per un po’
Ma io il giorno non rivedrò
Addormentato dalle sue botte
Rit.
[1] Vinicio Capossela, Che coss’è l’amor, 1994
[2] Red Hot Chili Peppers, Otherside, 1999
TESTO SELEZIONATO PER LA PARTECIPAZIONE AL TOUR MUSIC FEST XI ED. – 2018
Ghosting
L’auto percorreva tristemente le strade vuote di una città che sembrava estranea. Marta guidava distrattamente, la mente intrappolata in una scatola di dolore dalla quale non sapeva come e quando sarebbe uscita.
Una lacrima lentamente rigava la sua faccia. La stessa che pochi giorni prima lui accarezzava con le sue mani grandi e forti.
Non poteva credere che tutto fosse finito così, all’improvviso. Nessuna spiegazione. Nessun addio. L’aveva lasciata sospesa. Gettata, semplicemente, come un vestito logoro, come un oggetto inutile. Continua a leggere “Ghosting”