Settecento incredule bocche
baciano il fondo del mare.
Nettuno colpevole le culli e carezzi
come figli voluti, da amare.
Centomila nomadi ossa
di esistere il tempo non cessa
e sabbia e cemento daranno rifugio
a chi parte ed arriva esiliato.
Settecento ultimi fiati
aspettano la tempesta si plachi.
e quando i colori saran tutti uguali
Rinasceranno
torneranno ad essere Umani.
[Dedicato ai circa 700 migranti vittime del naufragio nel Canale di Sicilia del 18/04/2015 e a tutte le vittime di questi viaggi della speranza]
DI CHTULUSIM
bella e struggente…
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